Sergio è un giovane regista a cui è toccato raccontarsi. Nello spazio angusto di 16 metri quadrati che si è scelto, rivive inquietudini e ossessioni. Ricordi e passioni instabili. Realtà e fantasia si mescolano, attraversate da atmosfere seduttive e di dannazione in cui si dipana un racconto nel racconto, che varca i limiti dell’autoreferenzialità per condurci in un viaggio infernale che ha bisogno di arrivare in Argentina per placarsi e infine esplodere nuovamente.
16 metri quadri sono lo spazio in cui Sergio, giovane regista di origine argentina, si è confinato per raccontare la sua storia con Carlotta, una ragazza argentina dalla personalità impetuosa e imprevedibile. Sin dal primo incontro fra i due divampa una forte passione, ma quando Carlotta lo lascia all’improvviso per ritornare a Buenos Aires, annunciandogli che aspetta un bambino, per Sergio il suo ricordo si trasforma in un’ossessione. Spinto dal bisogno di sapere se la creatura che sta per nascere è anche sua, Sergio parte per l’Argentina. Alla ricerca dell’ex fidanzata ma anche delle sue radici. Un viaggio drammatico che si trasforma nell’indagine parallela sul destino della madre, sequestrata e desaparecida durante il regime militare, in un reportage allucinato sugli orrendi misfatti della dittatura. Un tunnel infernale in cui rivive sulla propria pelle l’atrocità e insieme la banalità del Male. Fino all’epilogo sconvolgente che lo marchierà per tutta la vita e che sentirà il bisogno di mettere sulla carta.
Perrelli si conferma un ottimo narratore. Abile nei passaggi, nei cambi di ritmo, nella descrizione di pensieri e stati d’animo. Un libro che si legge tutto d’un fiato.
Gianni Perrelli ha scritto reportages e interviste prevalentemente dall’estero per “L’Espresso”. Dopo una parentesi giovanile nel giornalismo sportivo (era inviato di calcio al “Corriere dello Sport”) è stato caporedattore, capo degli esteri e corrispondente da New York per “L’Europeo” e “L’Espresso”. Ha inoltre diretto il settimanale sportivo “Special”. È autore di saggi e romanzi.
Erika Di Giulio