In un viaggio indietro nel tempo nella Roma degli anni’80 tra sensualità, danza, rapina e decessi, Sebastiano, Moreno e Giuseppe formano una banda di emarginati alle prese con il crimine del passato, per vivere una vita migliore nel futuro.
La storia tra Calcio e Crimine
In una Roma del 1982 completamente immersa nelle celebrazioni e nei festeggiamenti delle vittorie della nazionale italiana durante i mondiali di calcio, il regista Massimiliano Bruno che interpreta anche il personaggio di Gianfranco, intraprende un viaggio con lo spettatore attraverso il tempo. Sebastiano, Moreno e Giuseppe sono tre amici che pur di guadagnare qualche soldo hanno deciso di inventarsi un nuovo lavoro, portare i turisti nei luoghi di Roma dove si sono svolti gli atti criminali della Banda della Magliana.
Il Viaggio nel tempo
Pur di fuggire da una situazione poco piacevole i tre amici attraversano per caso un portale spazio-dimensionale che li trasporta indietro nel 1982. Nel passato devono adattarsi alle situazioni, dimenticare la tecnologia ed i social network per ritornare alle relazioni personali ed alla comunicazione espressiva e verbale. Il viaggio nel passato li porterà a rivalutare alcuni aspetti del proprio carattere; Moreno (Marco Giallini) continua a mantenere un atteggiamento adeguato allo stile della criminalità degli anni’80 della quale è cultore e appassionato. Sebastiano (Alessandro Gassmann) è un gentiluomo che vive un rapporto faticoso con l’amore, tutto si complica quando rimane affascinato da una audace e sensuale donna interpretata da Ilenia Pastorelli. Infine Giuseppe (Gianmarco Tognazzi) un contabile sempre deciso e ligio alle regole durante il viaggio risveglierà alcuni doti nascoste.
La tecnica
La sceneggiatura curata da Andrea Bassi, Massimiliano Bruno, Nicola Guaglianone e Menotti si sviluppa in modo molto lineare intrecciando la commedia con l’azione. Tutti i paradossi del viaggio nel tempo vengono infranti a vantaggio di uno scorrimento leggero della tematica fantastica appena basata su dati fisici. Il montaggio creato da Luciana Pandolfelli è tecnicamente ben realizzato, efficace e dona al film un ritmo internazionale e moderno. La fotografia di Federico Schlatter contribuisce a creare uno stile tra il noir, il poliziesco e la commedia attraverso una elaborazione dell’illuminazione e del colore ,che diviene elemento fondamentale di tutta la realizzazione visiva del film.
Un lungometraggio da vedere per la notevole interpretazione di Edoardo Leo nel ruolo di Renatino, il boss della Banda della Magliana e per trascorre una serata divertente e partecipare al viaggio di una commedia che tra i colori accesi del passato giunge ad una rinnovata armonia d’azione.
Francesco Adami
Titolo: Non ci resta che il crimine
Paese: Italia
Anno: 2019
Durata: 102′
Genere: Commedia
Regia: Massimiliano Bruno
Sceneggiatura: Andrea Bassi, Massimiliano Bruno, Nicola Guaglianone, Menotti
Cast: Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Massimiliano Bruno
Fotografia: Federico Schlatter
Scenografia: Sonia Peng
Montaggio: Luciana Pandolfelli
Musica: Maurizio Filardo
Produzione: Fulvio e Federica Lucisano, Italian Iternational Film con Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Voto: 3/5



